Non lavarsi le mani
Dopo 2 anni di assenza eccoci, Claudia ed io di nuovo in Etiopia, e ancora con IPO. Questa volta ero l’unico pediatra. Oltre alle visite mi ero prefissato di impostare un programma di educazione sanitaria molto semplice (come il lavaggio delle mani e dei denti) e un rapporto con l’infermiera della casa accoglienza dell’associazione LUC (Cambiamo!) per approfondire con lei le caratteristiche di una visita pediatrica mirata, in grado di determinare la necessità di interventi immediati o il vantaggio di una vigile attesa. Un ulteriore aspetto della formazione riguardava la gestione delle problematiche più comuni in una comunità di bambini come i problemi della cute, la febbre, le banali infezioni delle vie respiratorie.
C’è stata una certa continuità con i progetti di Ankober, anche per la presenza di Mulugeta, un infermiere locale che da anni lavora con IPO, specializzato nella medicina del territorio e presente nel gruppo come mediatore culturale.
Siamo riusciti a dialogare molto con la direttrice Aynalem e a conoscere la sua interessante storia ed i suoi progetti. Non so se quello che abbiamo seminato porterà frutti o meno, condivido però l’impegno di IPO mirato a progetti specifici che nascono dalle comunità stesse che si cercano di aiutare. Ritengo che quest’approccio permetterà di mantenere una buona qualità di vita per questi bambini e sognare, anzi lavorare tutti assieme, per un futuro ancora migliore.
Roberto