Metterlo in pratica
Alla fine mi hanno iscritto. E hanno coperto in anticipo la retta dei due anni di studi. E se mi stufassi? E se non ce la facessi? Comunque hanno fatto bene. All’inizio pensavo che per gestire una panetteria bisognasse solo sapere fare il pane. Adesso che ne ho un’idea, mi viene chiesto di fare un Master in Economia Aziendale. Nel materiale promozionale del corso lo chiamano Imprenditoria d’Impatto che è poi un modo per dire sociale, visto che l’impatto di cui si parla è verso la comunità. Insomma, dicono quelli di IPO, per essere un buon manager c’è bisogno sia di sapere fare il pane che di sapere fare i conti, pianificare le proprie strategie, avere una visione. Solo perché lo facciamo per sostenere l’organizzazione di Aynalem che aiuta i bambini di strada, non vuol dire che non lo si debba fare al meglio.
Anzi, farlo bene vuol dire guadagnare di più e avere più risorse per loro. Sarà un’esperienza interessante, sicuramente. Ho già un’idea: la pasticceria, da affiancare al pane, chissà magari un giorno fare delle torte per matrimoni che ancora ad Awassa nessuno le fa, mentre ad Addis Abeba già sono in vendita. La mia tesi di Master sarà il Business Plan di come far evolvere le cose, consolidando, diversificando, ottimizzando, crescendo nella vendita di pane, ma anche di dolci. Ok, sto correndo un po’ troppo, non credete? Ma questo mi piace del percorso di studi, il fatto che è orientato a essere subito messo in pratica. E che metterlo in pratica vuol dire tanto per i bambini che aiutiamo.