Scegliere tra sazietá e felicitá
In previsione dell’avvio del nuovo progetto a sostegno dello sport per ipovedenti e non vedenti in Etiopia, si è svolta una missione sul campo per visitare la scuola coinvolta. Si tratta di un istituto del Comune di Sebeta (afaan oromo: Sabataa), 30 km da Addis, situato nella Regione Oromia. La Sabataa School for the Blind divenne parte della Fondazione Haile Selassie I nel 1959, con la conseguente costruzione di una nuova struttura che comprendeva anche una palestra. Attualmente, la scuola ospita 600 ragazze e ragazzi, la palestra è semplicemente una stanza vuota e il campo da calcio è letteralmente un campo, con una sola porta di legno, dove pascolano mucche e cresce erba selvatica.
La direzione della scuola e il rappresentante nazionale della federazione sportiva si sono dimostrati estremamente positivi per questa nuova iniziativa. Ovviamente le sfide sono molte, ma anche la volontá di superarle assieme. Nonostante le condizioni logistiche piu’ favorevoli, infatti, promuovere lo sport come veicolo di inclusivitá si scontra con esigenze e bisogni pratici quotidiani e con la mentalitá che ci siano alcuni diritti che vadano prima di altri. Come se i diritti potessero essere divisibili e se il diritto a uno sviluppo armonico dell’individuo potesse essere messo in secondo piano per via di esigenze primarie alle quali si fatica a dar risposta, quali ad esempio l’alimentazione o il diritto ad andare a scuola. Ma noi pensiamo che questo progetto possa, ancora una volta, e debba rappresentare un piccolo passo verso la difesa del principio di indivisibilitá dei diritti e la volontá di affermare che una societá piu’ equa non costringe a scegliere tra sazietá e felicitá.